Con
Gioia noi catechisti abbiamo accompagnato 18 coppie di fidanzati in questo
breve percorso (dieci incontri domenicali)
di fede per fidanzati.
Perché è tanto importante?:
Paolo VI ebbe a confidare: “A mio padre devo gli esempi di coraggio,
l’urgenza di non arrendersi supinamente al male, il giuramento di non preferire
mai la vita alle ragioni della vita.
Il
suo insegnamento può riassumersi in una parola: essere testimone .Mio padre non
aveva paura.
A
mia madre devo il senso di raccoglimento, della vita interiore, della meditazione
che è preghiera, della preghiera che è meditazione. Tutta la sua vita è stata un dono. All’amore di mio padre e di mia
madre, alla loro unione devo l’amore di Dio e l’amore degli uomini”.
In
fondo l’amore non lo si può studiare, lo
si riceve e lo si ricambia, così come la preghiera, arte di vivere in
Cristo e per Cristo, nell’obbedienza al Padre; a pregare si impara sentendo e vedendo
pregare coloro a cui si dà fiducia.
Il
nostro vescovo Luciano nella sua lettera ai genitori (Scrivo a voi genitori),
afferma che la testimonianza spicciola e
credibile, quella costante tra le pareti domestiche, è sempre il fondamento per
ogni cammino di fede, soprattutto per i figli. Ora, la sorgente della vita spirituale
è sicuramente lo Spirito Santo, che vivifica tutta la nostra esistenza nella
comunione con Dio e con il prossimo.
Tra
gli sposi cristiani, però, c’è un luogo privilegiato e originale dove lo
Spirito del Risorto mette le radici, dove lasciar fluire la spiritualità
nuziale, ed è l’amore coniugale.
Ecco
il fine e la meta dei percorsi di preparazione al matrimonio cristiano,
affinchè i giovani che si accostano a questo sacramento abbiano coscienza e
consapevolezza morale del significato di ciò che celebrano per poter assumere le responsabilità
inerenti.
Assumere
un Si per tutta la Vita è una vera avventura, un incamminarsi in una regione
sconosciuta che è quella dell’Amore Vero, molto diverso dall’egoismo
adolescenziale, diverso dall’innamoramento iniziale anche se necessario, è un entrare nel mistero del CHI SIAMO NOI
per donarsi all’altro, sempre sconosciuto e diverso, ma sempre da riscoprire
ogni giorno, un SI che ci unisce fino all’ultimo giorno della nostra vita.
Ma è
possibile? Non senza la GRAZIA, cioè la
Vita che viene dall’alto, per questo nessun matrimonio può divenire la prima cellula
della società, cioè la FAMIGLIA cristiana, Chiesa domestica, senza la Parola di Dio che illumina e lo
Spirito Santo che guida con la mano
sapiente e amorevole di Dio, che custodisce questo grande bene, a cui né
l’umanità, né la Chiesa possono rinunciare.
Per
questo la nostra Parrocchia non intende lasciare sole le giovani coppie che
intraprenderanno questa avventura, e apre la porta, per chi lo desidera agli
incontri (sei all’anno) che si terranno presso il Santuario dell’Incidella per
camminare insieme con la Santa Famiglia nella storia che il Signore ha
preparato per ciascuno di noi.
Il
Primo si terrà DOMENICA 21 MAGGIO 2017 alle ore 16.
Per l’éuipe: Giusi e Giuseppe Colosini