DECRETO
DI
APPROVAZIONE DEFINITIVA DELLO STATUTO DEL CAMMINO NEOCATECUMENALE DA PARTE DEL
PONTIFICIO CONSIGLIO DEI LAICI
11
Maggio 2008 solennità di Pentecoste
Il
Cammino Neocatecumenale ebbe inizio nel 1964 fra i baraccati di Palomeras
Altas, a Madrid, per opera del Signor Francisco José (Kiko) Gómez Arguiello e
della Signorina Carmen Hernàndez che, su domanda di quegli stessi poveri con i
quali vivevano, cominciarono ad annunciare loro il Vangelo di Gesù Cristo. Con
il passare del tempo questo kérygma si concretizzò in una sintesi catechetica
fondata sul tripode “Parola di Dio-Liturgia-Comunità” e finalizzata a condurre
le persone alla comunione fraterna e a una fede matura.
Questo
nuovo itinerario di educazione iniziale e permanente della fede, nato nel solco
del rinnovamento suscitato dal Concilio Ecumenico Vaticano II, incontrò il vivo
interesse dell’allora arcivescovo di Madrid, Sua Eccellenza monsignor Casimiro
Morcillo, che incoraggiò gli iniziatori del Cammino a portarlo nelle parrocchie
che lo richiedessero.
Esso
si diffuse così gradualmente nell’arcidiocesi di Madrid e in altre diocesi
spagnole.
Nel
1968 gli iniziatori del Cammino Neocatecumenale giunsero a Roma e si
stabilirono nel Borghetto Latino. Con il consenso di Sua Eminenza il cardinale
Angelo Dell’Acqua, all’epoca Vicario Generale di Sua Santità per la Città di
Roma e Distretto, si cominciò la prima catechesi nella parrocchia di Nostra
Signora del Santissimo Sacramento e Santi Martiri Canadesi. A partire da quella
data il Cammino si è andato via via diffondendo in diocesi di tutto il mondo.
II
Cammino Neocatecumenale è un itinerario di formazione cattolica che «è al
servizio del Vescovo come una delle modalità di attuazione diocesana
dell’iniziazione cristiana e dell’educazione permanente della fede» (Statuto,
art. 1 § 2).
Esso è
dotato di personalità giuridica pubblica (cfr. Decreto del Pontificio Consiglio
per i Laici del 28 ottobre 2004).
Il
Cammino Neocatecumenale vissuto in seno
alle parrocchie, in piccole comunità costituite da persone di età e condizione
sociale si attua secondo le linee
proposte dagli iniziatori, contenute nello Statuto e nei volumi intitolati
Orientamenti alle Equipes di Catechisti (cfr. Statuto, art. 2, 2°); ha lo scopo
ultimo di portare gradualmente i fedeli all’intimità con Gesù Cristo e di
renderli soggetti attivi nella Chiesa e testimoni credibili della Buona Novella
del Salvatore; promuove la missione ad gentes
non solo nei Paesi di missione, ma anche in quelli di antica tradizione
cristiana oggi purtroppo profondamente
secolarizzati; è uno strumento per l’iniziazione cristiana degli adulti che si
preparano a ricevere il Battesimo secondo le norme contenute nell’Ordo
Initiationis Christianae Adultorum (Sacra Congregazione per il Culto Divino, 6
gennaio 1972).
A più
riprese e in diversi modi il servo di Dio Giovanni Paolo II ebbe a sottolineare
l’abbondanza di frutti di radicalismo evangelico e di straordinario slancio
missionario che il Cammino Neocatecumenale porta nella vita dei fedeli laici,
nelle famiglie, nelle comunità parrocchiali, e la ricchezza di vocazioni che
esso suscita al sacerdozio e alla vita religiosa, rivelandosi «itinerario di
formazione cattolica, valida per la società e per i tempi odierni» (AAS 82
[1990] 1513-1515).
A sua
volta, il Santo Padre Benedetto XVI, rivolgendosi ai membri dei Cammino
Neocatecumenale il 12 gennaio 2006, ha affermato: «La vostra azione apostolica
intende collocarsi nel cuore della Chiesa, in totale sintonia con le sue
direttive e in comunione con le Chiese particolari in cui andrete ad operare,
valorizzando appieno la ricchezza dei carismi che il Signore ha suscitato
attraverso gli iniziatori del Cammino» (Insegnamenti di Benedetto XVI II, 1
[2006] 58-59).
Pertanto:
Trascorso il quinquennio di approvazione “ad experimentum”
dello Statuto del Cammino Neocatecumenale (cfr. Decreto del Pontificio
Consiglio per i Laici del 29 giugno 2002);
Tenuto conto del prezioso
contributo-attestato da numerosi vescovi - che il Cammino continua ad apportare
all’opera della nuova evangelizzazione, mediante una prassi accolta e
valorizzata nei suoi ormai quarantanni di vita in molte Chiese particolari;
Vista l’istanza inoltrata a questo Dicastero
dal signor Francisco José (Kiko) Gómez e dalla signorina Carmen Hernàndez e da
don Mario Pezzi, membri dell’Équipe responsabile internazionale del Cammino
Neocatecumenale, per sollecitare l’approvazione definitiva del suddetto
Statuto;
Accogliendo favorevolmente i cambiamenti
apportati alla stesura dello Statuto;
Visti gli articoli 131 e 133, § 1 e § 2,
della costituzione apostolica Pastor Bonus sulla Curia Romana, il Pontificio
Consiglio per i Laici
l’approvazione definitiva dello Statuto del
Cammino Neocatecumenale debitamente autenticato dal Dicastero e depositato in
copia nei suoi archivi. Ciò nella fiducia che queste norme statutarie
costituiscano linee guida ferme e sicure per la vita del Cammino e che esse
siano di aiuto ai Pastori nel loro paterno e vigile accompagnamento delle comunità
neocatecumenali nelle Chiese particolari.
Dato in Vaticano l’11 maggio 2008, solennità
di Pentecoste.
Josef Clemens Stanislaw
Card. Ri/ko