perché i Frati Carmelitani scelsero proprio Gottolengo?
Perché un frate carmelitano del convento del Carmine di Brescia, nativo di Gottolengo, si adoperò con passione e tenacia per portare i suoi confratelli al nostro paese.
Ottenne prima il permesso dai suoi Superiori, poi da un orefice gottolenghese il lascito di una casa e infine, dal Comune di Gottolengo un cospicuo aiuto economico in mattoni.
Ce ne parla con competenza specifica lo storico Angelo Bonaglia, nostro concittadino, nel suo libro su Gottolengo.
Il convento carmelitano di S. Girolamo in Gottolengo: cenni storici.
Sotto il generalato di Cristoforo Martinoni in particolare, ma anche in precedenza, nacquero nella diocesi bresciana i seguenti sette conventi carmelitani: S. Maria del Carmine a S. Felice del Benaco (anno 1452); S. Quirico di Muscoline (1475 circa); San Girolamo di Gottolengo (1478); Natività di Maria Vergine del Carmelo a Pontoglio (1505); Santa Maria del Carmelo di Desenzano (1470-‘80); S. Girolamo delle Carmelitane al Canton dell’Albera di Brescia città (1480-’86).
Da quanto emerge dai documenti e dalle fonti narrative concernenti S. Girolamo di Gottolengo, si ricava che tre fattori principali concorsero alla sua fondazione e poi al suo sviluppo. Essi furono: un munifico benefattore, un dotto ed autorevole padre carmelitano gottolenghese, il Comune di Gottolengo.
Scrive testualmente il Guerrini sul monastero di Gottolengo: “Nel 1478 un certo Ludovico da Fontanella, orefice, aveva lasciato una casa in Gottolengo perché fosse destinata come convento dei Carmelitani.
Il 14 Maggio 1479 il comune di Gottolengo donava 16.000 mattoni per costruire il nuovo convento dedicato a S. Girolamo nel Borgo Redone e prendeva accordi con Padre Cristoforo Martinoni per agevolare la fabbrica e la sollecita venuta dei frati. La fondazione di questo monastero si può certo fissare all’anno 1479 e per iniziativa di padre Andrea Targhetta di Gottolengo, carmelitano dotto ed autorevole di quel tempo.
Non sappiamo quando sia passato ai Carmelitani Scalzi, probabilmente intorno al 1650, i quali hanno detronizzato San Girolamo dalla pala dell’altar maggiore per mettere al suo posto i loro due grandi riformatori S. Teresa di Gesù e S. Giovanni della Croce.
Soppresso nel 1797 dalla Repubblica Bresciana, fu convertito in sede dell’Ospedale Civile, e la chiesa rimase aperta come sussidiaria della parrocchia e
come cappella dell’Ospitale.
Ricordo perenne e solenne dei Carmelitani, resta a Gottolengo la grande sagra della Madonna del Carmine nella terza domenica di Luglio, chiamata “l’
indulgenza”, seguita al lunedì da una appendice di festa civile chiamata “l’indulgenzina”.
(P. Guerrini: I Carmelitani a Brescia e nel Bresciano, pagina 88-90).
Da quanto esposto, le ragioni che rendono difficile stendere la storia di questo convento stanno nella dispersione dei documenti ancora esistenti, che si
trovano solo in parte conservati presso l’Archivio di Stato di Milano: Religione-Cartella n.3455: S. Girolamo di Gottolengo 1540-1782.
(Angelo BONAGLIA, “Gottolengo: 1250-1500: Storia e documenti”, pag. 2001-2013)