E' stata costruita nel 1517 dalla ricca famiglia dei Rodengo che abitava nel castello e che stipendiava un sacerdote per celebrare i riti religiosi anche per tutti gli abitanti del piccolo borgo.
Questi erano contadini, pastori e porcari:il luogo era infatti ricco di querce.
La costruzione attuale che risale alla fine del '700 è più grande dell'originale che
occupava l'odierna sacrestia e che era disposta in direzione est-ovest, secondo la tradizione romanica.
All'interno, in una nicchia situata sulla parete orientale,vi è una bella statua di S. Antonio con il maiale,animale prezioso per le povere famiglie ma anche simbolo del male che il santo ha sottomesso.
S. Antonio è considerato il protettore delle fattorie e dei loro animali: la sua festa ricorre il 17 gennaio giorno in cui si accende il tradizionale falò
di legna.
Questo ricorda un fatto miracoloso dovuto al frate che, in preghiera, fermò l'incendio di una cascina con il conseguente rischio di morte per il
bestiame.
Ecco perché nelle stalle dei contadini è facile trovare un quadretto del Santo con la caratteristica ambientazione agreste.
Da varie testimonianze risulta che la statua di S. Antonio è stata portata in processione,proprio nel giorno della sua ricorrenza, fino al 1969.