Nativo di Bassano Bresciano, dopo la consacrazione a sacerdote si laureò in teologia ed il 3 febbraio 1767 e venne nominato prevosto-parroco di Gottolengo. Durante la sua prevostura, fu testimone di eventi coinvolgenti, quali le gravi carestie, la soppressione del convento di S. Girolamo e l’assistenza al crescente numero di bisognosi. Durante il periodo storico della Repubblica del Popolo Bresciano e poi della Repubblica Cisalpina, i Comuni con più di 600 abitanti vengono obbligati ad istituire un “primitiva” scuola (elementare) locale che venne allora sistemata nei locali della biblioteca e diretta con grande cura da don Carleschi che . Don Giovanni Battista Carleschi è ritenuto uno dei sacerdoti protagonisti del suo difficile tempo, per apertura mentale, zelo pastorale, preparazione dottrinale, dedizione e grande carità verso i bisognosi. Venne dal suo popolo ritenuto un Santo e per questo molto venerato. Il mausoleo, lavorato dallo scultore Pietro Possenti, che la comunità di Gottolengo gli ha riservato quale luogo di sepoltura è la testimonianza dell’apprezzamento della sua opera umana e cristiana.

"Don Giovanni Battista Carleschi - Prevosto parroco di Gottolengo (1767-1803) commemorazione nel bicentenario della sua morte" è il titolo della pubblicazione che il prevosto don Arturo Balduzzi ha promosso per commemorare il suo predecessore. Il libro è suddiviso in due sezioni: la prima di ordine storico, stilata dal prof.  Angelo Bonaglia e la seconda di ordine architettonico-artistico, predisposta dall’architetto Mauro Pini. La parte storica presenta le vicende relative alla seconda metà del 1700, in particolare l’ultimo trentennio, con riguardo alle relative componenti ideologiche, politiche, religiose e culturali, seguite da gravi problemi anche per la prevostura di Gottolengo, proprio durante la gestione di don Carleschi. La seconda documenta ed illustra l’attuale edificio della chiesa parrocchiale di Gottolengo, in particolare negli arredi.

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